TikTok: dalle origini al successo globale

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TikTok, la piattaforma cinese di condivisione di video, nonostante abbia una storia relativamente breve è diventata una delle app più popolari al mondo con oltre 1 miliardo di utenti attivi al mondo. Vuoi conoscere le sue origini e le caratteristiche peculiari che l'hanno resa il fenomeno sociale che è oggi?

Le origini

TikTok, a differenza di tutti gli altri social che sono nati per uno scopo ben preciso e hanno poi continuato ad evolversi restando sempre fedeli alla loro origine, ha avuto una genesi che potremo definire travagliata. Nasce in Cina nel 2014 con il nome di Musical.ly ed aveva uno scopo ben diverso da quello attuale, era infatti una piattaforma educativa. I suoi fondatori, Alex Zhu e Luyu Yang, avevano il desiderio di creare un’applicazione che, attraverso video brevi di massimo 5 minuti, fosse in grado di insegnare ai giovanissimi molte materie affiancandoli nel loro apprendimento scolastico. Nonostante il nobile intento l’idea naufragò drammaticamente. Zhu e Yang però non si persero d’animo e cambiarono rotta trasformando la piattaforma educational in un qualcosa di giocoso. Cambiarono il target rivolgendosi non più ai pre-adolescenti ma agli adolescenti e si inventarono un luogo dove postare video brevi di balletti e di coreografie sulle note delle canzoni più in voga al momento.
Il successo fu immediato al punto da attirare l’attenzione di Zhang Yiming – un millenial cresciuto in una Cina in cui le tecnologie innovative stavano cambiando il mondo, offrendo nuove opportunità a chi era pronto a cogliere la sfida – proprietario di ByteDance, un’app che forniva un servizio simile ma molto più popolare. L’acquisizione di Musical.ly avviene nel 2017 e nel 2018, dalla fusione di questa con ByteDance, nasce TikTok conosciuta nel suo Paese d’origine come Douyin (che significa “suono vibrante”). Il resto è storia recente.

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Quali sono i motivi di un successo così travolgente?

Sicuramente il primo plus è stato il portare a livelli mai visti fino ad oggi la creatività legata alla creazione dei contenuti. Da quando è arrivata sul mercato TikTok possiede un video-editor molto più avanzato dei suoi competitors, Instagram in primis. La varietà di funzioni insieme all’abbondanza di filtri e di personalizzazioni messa in mano alla Generazione Z (chiamata anche Culture Creators) è stata una mossa devastante. A questo bisogna aggiungere la combinazione dei media di riferimento della nostra epoca: video e musica. Il 93% degli utenti su internet guarda video mentre il 70% usufruisce di musica in streaming.
Il colosso cinese però non si è limitato a mettere in mano agli utenti una piattaforma digital ricca e versatile, ma l’ha anche dotata di un’usabilità (UX) fluida ed estremamente intuitiva che, supportata da una Ai efficace, ha fatto impennare il tasso di iscrizioni. L’algoritmo di TikTok infatti ha un livello di apprendimento automatico tra i più sviluppati e consente di avere un feed sempre perfettamente in linea con i propri gusti ed interessi, cosa che incrementa il coinvolgimento e la permanenza sulla piattaforma. Proprio grazie a questo algoritmo un video può continuare a “girare” sulla piattaforma anche per anni, finchè ottiene visualizzazioni e reactions… questo non accade altrove dove i contenuti invecchiano molto velocemente.
Altro fattore, non trascurabile, è stata la fusione con Musical.ly. Mentre Facebook è dovuta partire da zero, TikTok aveva già dalla sua una nutrita community e una profonda conoscenza sia del target che del mercato di riferimento.